Il viaggio

Questi giochi di carte sono nati come risposta all’incertezza di un mondo che si fa sempre più nomadico. Essi sono nel loro corso diventati una partita con un giocatore elusivo (si osservi la natura stessa che ricerca senza sosta i suoi equilibri appena la si muove). La curiosità di scoprire le carte, di valutarne le possibilità, si trasmette al foglio, insieme alle dinamiche, all’indeterminazione e alla magia, che aiutano lo sviluppo del processo creativo. Giocare con la casualità e con l’effimero ci lascia però una grande sete: una sete di autentico, il desiderio che qualcosa, intensificando il processo, ci dia visione, consapevolezza e giusta interazione. Tutto ciò sembra utopico perché le carte nel loro scorrere non permettono di elaborare punti di riferimento fissi, ma solo veloci configurazioni in risposta ai loro flussi. Ciò che forse ci è richiesto allora per passar su di un altro piano, è un altro tipo di comprensione: quello dell’energia. Questi fogli ne raccolgono le tracce, le forze, l’avvicendarsi dei possibili scenari, dove campo e senso giocano la loro partita. Essi si ripropongono senza sosta e scorrono.

Serie “Il viaggio”, tecnica mista su tela, 2019